Fanciulla con Capra di Odo Franceschi (1879-1958) bronzo, Firenze, Italia
Fanciulla con Capra
Firenze, Primi '900
Odo Franceschi nasce a Sesto Fiorentino nel 1879. Allievo di Emilio Zocchi, Augusto Rivalta e Urbano Lucchesi, comincia gli studi alla Scuola Professionale d’arte della sua città natale per poi proseguire la formazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze e alla Scuola Libera del Nudo. Anche ceramista, lavora come collaboratore nello studio artistico della manifattura Ginori e nel 1921 diviene socio proprietario di una piccola azienda legata alla produzione di ceramiche, terrecotte e gres. Insegnante presso la Scuola d’Arte di Sesto Fiorentino, è autore di ritratti, di opere di genere, di monumenti pubblici e di opere funerarie. Giovanissimo inizia la sua carriera artistica realizzando nel 1904 il Monumento a «Umberto I» per la località di Castello. Negli anni Venti gli vengono commissionati monumenti ai Caduti in vari centri della Provincia di Firenze e di Prato: Mercatale Val di Pesa (distrutto), San Casciano Val di Pesa (1923, distrutto), Monteridolfi Val di Pesa, Montemurlo (1924), Barberino Val d’Elsa (1926), Cerbaia (1928, distrutto), Castello (1923) e Sesto Fiorentino (1925). Per Sesto Fiorentino esegue anche il monumento a «Carlo Ginori» (1930, distrutto), di cui resta il busto attualmente conservato nel Museo di Doccia a Sesto Fiorentino. A Barberino Val d’Elsa realizza il monumento al poeta «Francesco da Barberino» (distrutto) e per San Casciano Val di Pesa la targa dedicata al Ministro Sidney Sonnino. È autore di numerosi monumenti funerari ubicati nei cimiteri di Tolentino, San Casciano Val di Pesa, Sesto Fiorentino, Rifredi, Fiesole, Soffiano, Antella, Trespiano e San Miniato. Presso il Passo del Giogo (Scarperia) realizza il monumento al «Milite americano»: del mausoleo, in ricordo dei caduti sulla Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale, distrutto negli anni Settanta, rimane la struttura in travertino mentre una copia della statua, raffigurante un soldato in posizione di riposo, è ubicata presso il Cimitero americano dei Falciani, nei pressi di Firenze. Nel 1909 vince il I Premio all’Esposizione Donatelliana di Livorno con l’opera «Stanco», nel 1917 viene premiato all’Esposizione del Soldato di Firenze e nel 1931 all’Esposizione di Montecatini Terme. Nella Pinacoteca di Ravenna è conservato il bronzo «Caino», mentre i busti di «Padre Timoteo Bertelli» e di «Urbano Lucchesi» si trovano presso la Pinacoteca di Lucca. L’artista muore a Firenze nel 1958.